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D’Annunzio , il vero simbolo della trasgressione

D’Annunzio , il vero simbolo della trasgressione

Dietro il D’Annunzio poeta si cela la leggenda di un amante insaziabile. E così anche il secolo scorso aveva il suo “Siffredi”. Gabriele D’Annunzio,

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Dietro il D’Annunzio poeta si cela la leggenda di un amante insaziabile. E così anche il secolo scorso aveva il suo “Siffredi”.

Gabriele D’Annunzio, spesso ricordato come uno dei più grandi autori italiani di fine Ottocento e primo Novecento. Colui che compose la pioggia nel Pineto, il poeta che appoggiò il fascismo, il genio del Vittoriale.

Dietro tutte queste impersonificazioni e descrizioni si cela quella più divertente e “hot”.
Il D’Annunzio re del sesso, drogato di donne, un dandy italiano divenuto simbolo della vita goduza senza riserve.
Così vengono fuori gli aneddoti più disparati, tra amanti accertate ( circa 150 ), alcuni sparando cifre irreali quali mezzo milione.

È confermato però che le sue doti sotto le coperte fossero molteplici, in particolare grazie a una struttura sotto la cintura importante.
La sua prima esperienza sessuale sembrerebbe stata con una prostituta a sedici anni. Poi le dicerie sono state più volte confermate.

La sua prima moglie, Maria Hardouin, dopo essere stata lasciata confessò: “Il mio carissimo Gabriele era un marito fisicamente incapace di essere fedele”.
La sua amante francese, Natalia De Goloubeff, arrivò a definirlo matto di sesso e virile come pochi.
Ultima tra le tante, Isadora Duncan che lo apostrofò come un “Superuomo del Sesso”.

Lui Dandy della sfrenatezza e del lusso, nel suo Vittoriale vennero ritrovate centinaia di camicie di seta, scarpe da lui stesso disegnate con la forma del pene sopra.
Una figura che sarà sicuramente ricordata come estrema, ma in positivo.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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