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Torino, al Regina Margherita la preside sceriffo rischia il distintivo

Torino, al Regina Margherita la preside sceriffo rischia il distintivo

Nel capoluogo piemontese studenti, docenti, genitori e personale ATA hanno protestato contro la preside del noto liceo locale. Cara preside adesso ba

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Nel capoluogo piemontese studenti, docenti, genitori e personale ATA hanno protestato contro la preside del noto liceo locale.

Cara preside adesso basta. Gli studenti del liceo Regina Margherita di Torino, accompagnati da genitori, docenti e membri del personale ATA, hanno preso d’assedio l’Ufficio Scolastico Regionale per protestare contro il proprio dirigente scolastico.

Lo sciopero, promosso da CUB, FLC-CGIL e CISL, è stata la reazione dei ragazzi a mesi di rapporti complicatissimi tra la preside e il resto del celebre istituto piemontese. Ma cos’ha spinto gli alunni ad un’azione così drastica (uno sciopero del genere in città non avveniva dal 1995!)?

Le risposte sono diverse. Innanzitutto un’organizzazione praticamente assente. La scuola, infatti, è in ritardo nella pianificazione delle gite scolastiche e quest’anno non ha nemmeno provveduto a programmare l’orientamento universitario.

“Per andare agli open day dovremo giustificare l’assenza” ha dichiarato amareggiata una studentessa di quinto. D’altronde capiamo perfettamente il dispiacere di quest’alunna; quando si esce dalle scuole superiori spesso si fa fatica a decidere che cosa fare del proprio futuro e la scuola dovrebbe metterci nella condizione di poter fare la scelta giusta. In questo caso non è così.

Ma la carenza di organizzazione non è l’unico motivo alla base della protesta. Gli insegnanti, infatti, si sono espressamente lamentati dell’atteggiamento che la preside assume nei loro confronti. “Ci tratta con disprezzo e aggressività. Per lei siamo pigri e incompetenti” ha affermato una docente.

Durante la protesta, poi, la sede centrale ha vissuto attimi concitati. Gli studenti che non hanno preso parte allo sciopero, in assenza dei professori, si sono riversati in aula magna. Alcuni genitori, informati dello spostamento dai rispettivi figli, hanno pensato subito ad un’occupazione.

La Digos, avvertita della situazione, è giunta sul posto ma non ha riscontrato alcuna infrazione. Insomma il clima che si respira in questo momento al Regina Margherita non è affatto buono, anzi è pessimo.

E si sa, quando il clima è teso lavorare con tranquillità risulta quasi impossibile sia per gli studenti che per gli insegnanti. Occorre fare qualcosa, dunque, e in fretta. Cara preside, Facce Caso a quello che sta succedendo e rimboccati le maniche. In fondo è la tua scuola no?

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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