Tempo di lettura: 3 Minuti

Con il master della Federico II, la Pet therapy diventa un (vero) lavoro!

Con il master della Federico II, la Pet therapy diventa un (vero) lavoro!

La pet therapy è sempre più di moda, e l'Università Federico II di Napoli sembra averlo capito. Animali che indossano il camice e improvvisamente div

A Catania un brevetto contro le microplastiche invisibili
Esperimenti dell’Università di Torino sui macachi: scienza o abuso?
A casa non va internet: seguo le lezioni nel bosco

La pet therapy è sempre più di moda, e l’Università Federico II di Napoli sembra averlo capito.

Animali che indossano il camice e improvvisamente diventano medici, per l’esattezza terapisti dell’uomo. Non è un film d’animazione prodotto dalla Disney ma è la Pet therapy, nuova terapia dolce basata sulla interazione uomo-animale. Una realtà sempre più diffusa nel nostro Paese, che affianca le terapia tradizionale senza volerla sostituire. E da oggi a Napoli diventa oggetto di un master in Zooantropologia sanitaria per formare figure professionali.

L’università Federico II è la prima in Italia ad ottenere l’accreditamento nazionale e internazionale di qualità, assegnato da un ente terzo, Italcert. Un prestigioso riconoscimento frutto di una attenta valutazione della gestione del protocollo terapeutico.

Insomma l’università fa sul serio puntando su un nuovo modo di assistenza, che ha radici nel passato. Il termine Peet therapy è stato coniato nel 1953 da Boris Levinson, neuropsichiatria americano considerato da molti uno dei padri di questo nuovo modo di cura.

Ma è nel 1981 che viene fondata in USA la Delta society, che si occupa di studiare gli effetti terapeutici legati alla compagnia degli animali. Oggi la peet therapy trova applicazione in ospedali e case di riposo, grazie all’ausilio di diverse specie animali. Tra i più utilizzati abbiamo il cane, migliore amico dell’uomo ma anche gatti, uccelli e cavalli. In generale la peet therapy si basa sul rapporto speciale che si crea tra l’uomo e l’animale, per migliorare il processo terapeutico psicologico ma anche fisico.

Per questo motivo è consigliata per soggetti con problematiche di handicap psico-fisico o con disturbi comportamentali, oppure adulti affetti da sindromi depressive ansiogene. E proprio un psicoterapeuta, insieme ad un medico specialista e veterinario zooterapeuta, faranno parte dell’equipe che si occuperà del master della Federico 2. Il bando per partecipare scade l’8 gennaio, il corso durerà 12 mesi più tre di tirocinio per 60 crediti. L’obiettivo è di fornire agli studenti una valida preparazione con cui poter trovare un impiego. Perché non trasformare la passione per gli animali in un lavoro utile socialmente?

#FacceCaso

Di Luca Pennacchia

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0