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Nutella Café e ronzii misteriosi, TG USA is back in business!

Nutella Café e ronzii misteriosi, TG USA is back in business!

Nell'edizione odierna parleremo di Nutella, rumori inquietanti e molto altro. Questo è il TG USA, restate con noi. Stando in Italia, si sa, non risul

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Nell’edizione odierna parleremo di Nutella, rumori inquietanti e molto altro. Questo è il TG USA, restate con noi.

Stando in Italia, si sa, non risulta difficile rimanere informati su quelli che sono gli eventi e le problematiche che caratterizzano le università del nostro Paese. È un po’ più raro, invece, leggere o ascoltare notizie sugli atenei esteri, in particolare su quelli d’oltreoceano.

Per ovviare a questo problema noi di FacceCaso abbiamo ideato una rubrica settimanale che ha come obbiettivo quello di portare alla vostra attenzione, attraverso dei flash, le 3 news più interessanti che hanno caratterizzato il panorama universitario statunitense. Siete pronti? Questo è TG USA, let’s start!

Nutella is in town

Buone notizie per gli studenti della New York University; a pochi passi dall’ateneo newyorkese è stato infatti inaugurato un altro Nutella Café (il primo era già stato aperto a Chicago un anno e mezzo fa), un bar interamente dedicato alla celebre creazione della Ferrero. I ragazzi avranno quindi la possibilità di rendere meno amare le proprie lezioni rifugiandosi di tanto in tanto in questa specie di paradiso terrestre.

Un ronzio che fa paura

Scoperta inquietante quella fatta da un gruppo di scienziati della Columbia University. I ricercatori hanno rilevato sul fondo dell’oceano un ronzio di origine misteriosa che gli esperti hanno associato all’eco di un terremoto estremamente potente. Preoccupato anche il sismologo della Columbia Goran Extrem, che ha affermato di non aver mai visto niente di simile.

Depressione nel sangue

I ricercatori nostrani fanno ancora parlare di sé oltreoceano. Stavolta è toccato a Graziano Pinna e Dario Aspesi, studiosi della University of Illinois at Chicago, catturare l’attenzione con un lavoro presentato a Dallas in occasione della XII Conferenza dei Ricercatori Italiani nel Mondo. Lo studio in questione mostra come nel giro di 5 anni sarà possibile diagnosticare o comunque rilevare chi rischia maggiormente di cadere in depressione con una semplice analisi del sangue.

 

E con quest’ultima notizia termina qui quest’edizione del TG USA. Noi ti ringraziamo per averci seguito, ti auguriamo una buona serata e se sei arrivato a leggere fin qui allora…FacceCaso!

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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