Come da programma, da undici anni a questa parte, riapre i battenti il concorso che valorizza e promuove la cultura letteraria. Certi concorsi e manif
Come da programma, da undici anni a questa parte, riapre i battenti il concorso che valorizza e promuove la cultura letteraria. Certi concorsi e manifestazione dovrebbero essere patrimonio nazionale, per non far dimenticare le nostre radici.
Conosciamo meglio il Premio Antonio Fogazzaro e a chi è rivolto.
Il 30 Aprile si chiudono le candidature per partecipare alla XII edizione del concorso “Premio Antonio Fogazzaro”. Il contest è aperto a tutti i gli scrittori e letterati, professionisti o emergenti, tra i 18 e i 50 anni.
Questa gara è un’enorme opportunità per poter emergere e far conoscere i propri lavori, ma è anche un’occasione per ricordare quanto sia fondamentale per un paese la sua cultura letteraria e continuare ad alimentarla.
Come si svolgerà la manifestazione?
Semplice, il candidato si candiderà gratuitamente compilando un form sul sito dedicato del Premio Antonio Fogazzaro e decidere a quale dei tre tipi di concorso partecipare, dopo di che una giuria di esperti nel settore esaminerà gli elaborati. “Racconto inedito”, “Poesia edita” e “Il baule della Memoria” sono le tre tipologie di bando.
- Nella prima bisogna inviare alla commissione un racconto mai pubblicato di massimo 3000 parole con tema centrale “il tempo.
- Nella seconda tipologia si deve inoltrare una raccolta di poesie in lingua italiana o in dialetto, pubblicate tra il 01/01/2018 e fine Aprile 2019.
- Infine, per partecipare al terzo bando, bisogna raccogliere testimonianze memorie sulla vita, attività e i rapporti col territorio delle genti delle Valli e dei Comuni facenti parte del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Ticino di Porlezza.
Gli elaborati migliori saranno pubblicati ed inoltre sono previsti premi in denaro fino a €1000. Affilate le stilografiche, perchè il Premio Antonio Fogazzaro è una ghiotta occasione per chi vive di questa passione e anche per chi tiene alla salvaguardia della cultura letteraria italiana.
L’italia è piena di nuovi Dante Alighieri, anche moderni. Bisogna solo dare loro il modo di esprimersi al meglio e non soffocare una passione che da molti è considerata ormai desueta. La cultura è un fuoco che arde incessantemente.
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