La firma sul Decreto Scuola c'è, l'ha posta il presidente della Repubblica Sergio Mattarella martedì 29 ottobre scorso. Ora cosa ci aspetta? C’è la f
La firma sul Decreto Scuola c’è, l’ha posta il presidente della Repubblica Sergio Mattarella martedì 29 ottobre scorso. Ora cosa ci aspetta?
C’è la firma di Mattarella sul Decreto Scuola. O, per essere più specifici, c’è stata martedì. Sì, perché il presidente della Repubblica ha firmato il 29 ottobre di questo mese uno dei decreti più attesi degli ultimi anni.
Altri 60 giorni perché diventi legge
Innanzitutto va detto che, in seguito alla firma, ci vorranno circa sessanta giorni affinché il testo divenga legge. Come riportato sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti:
“(-Il Decreto legge è un- n.d.r.) atto con valore di legge adottato dal Governo nei casi straordinari necessità e urgenza, che viene emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale”.
“Entra in vigore il giorno stesso o il giorno successivo alla pubblicazione. Il decreto legge deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti perde efficacia sin dall’inizio. Le Camere, tuttavia, possono regolare con una legge i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto legge”.
Cosa prevede il Decreto?
Riportiamo qui sotto i punti previsti dall’atto firmato dal Presidente, in attesa di eventuale modifica.
– Concorso straordinario scuola secondaria entro 2019
– concorso ordinario scuola secondaria da bandire contestualmente a quello ordinario entro 2019
– Vincolo permanenza neoassunti per cinque anni
– Riforma concorsi per Dirigenti Scolastici
– Revisione procedura per assunzione lavoratori appalti pulizie dal 1°gennaio 2020
– Proroga GM concorso 2016 e procedura per assunzione in altre regioni di concorso 2016 e 2018 nel 2020/21
– Esclusione dei Dirigenti Scolastici e del personale ATA dalla rilevazione delle impronte digitali
– Estensione del bonus di merito ai docenti precari
– Concorso per Dirigenti tecnici
Ora non resta che aspettare i due mesi canonici, e sapremo se questi punti diventeranno reali a tutti gli effetti. Con la speranza che sia un passo concreto verso una Scuola migliore, per un paese migliore.
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