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Il grande problema dell’abbandono scolastico in Italia: siamo indietro rispetto all’UE

Il grande problema dell’abbandono scolastico in Italia: siamo indietro rispetto all’UE

Siamo tra i peggiori in Europa da questo punto di vista. Perché l'abbandono scolastico in Italia registra ancora dati così alti? Quello dell'abbandon

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Siamo tra i peggiori in Europa da questo punto di vista. Perché l’abbandono scolastico in Italia registra ancora dati così alti?

Quello dell’abbandono scolastico in Italia è un problema serio ma non si prendono iniziative al riguardo. Se l’Europa sta migliorando da questo punto di vista, noi stiamo rimanendo indietro e, sebbene, i piccolissimi passi avanti rimaniamo tra i peggiori. Questo è un vero peccato per il nostro Paese e per il futuro dei nostri giovani.

Qualche dato

Il metro di misura che si usa per misurare l’abbandono scolastico in Italia così negli altri Paesi europei si chiama Elet (Early leaving from education and training). Questo parametro misura il numero dei giovani compresi tra i 18 (quindi da quando la scuola non è più un obbligo) e i  24 anni che non hanno ottenuto un diploma di scuola superiore o di formazione professionale.

Nel 2018, secondo i dati Eurostat, si è registrato un tasso di abbandono scolastico in Italia pari al 14,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età. Quantificando questo numero possiamo dire che i ragazzi e le ragazze che hanno deciso di lasciare gli studi senza conseguire un titolo è di circa mezzo milione su 3 milioni e mezzo.

Paragonando questo dato italiano a quello europeo possiamo preoccuparci ancora di più. Infatti l’Elet medio dell’UE è del 10,6% nel 2018. Tra noi e la media europea corrono ben 3.9 punti percentuali di differenza.

Sulla base di queste “belle notizie”, vi metto anche la ciliegina sulla torta e vi confermo che in UE rientriamo nel gruppo dei 5 paesi peggiori per dispersione scolastica. Infatti, dopo di noi troviamo la Romania con il 16,4%, Malta con il 17,5% e la Spagna con il 17,9%.

Un’Italia divisa

Come molte altre questioni tutte italiane, anche rispetto all’abbandono scolastico si può notare una buona differenza tra nord e sud Italia. Infatti, i dati più drammatici di questo fenomeno provengono dalle regioni meridionali. Parlando in modo più concreto, grazia ai dati Istat sappiamo che le regioni peggiori, ovvero con maggiore tasso di abbandono scolastico al sud sono Sicilia, Calabria, Campania, Sardegna, Puglia. C’è anche una sorpresa però, tra le regioni “peggiori” c’è anche la Valle d’Aosta.

In generale però, un altro dato evidente che accomuna a tutta l’Italia è che il abbandono scolastico è sempre più alto da parte maschile. Questa è una bellissima inversione di tendenza se pensiamo ai tempi dei nostri nonni, o i tanti paesi in cui ancora si considera che per le donne non sia necessario continuare a studiare.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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