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Smartphone in classe: la rivoluzione nella prossima legge

Smartphone in classe: la rivoluzione nella prossima legge

Fra 45 giorni gli smartphone potrebbero essere integrati nella didattica italiana. Il ministro Fedeli ha chiesto una seria regolamentazione, che prest

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Fra 45 giorni gli smartphone potrebbero essere integrati nella didattica italiana. Il ministro Fedeli ha chiesto una seria regolamentazione, che presto vedremo come sarà attuata.

Quando si parla di liberalizzazione o legalizzazione si pensa subito alla cannabis, alla prostituzione e al libero svolgimento delle attività a queste legate. Stavolta parleremo di smartphone. Mentre le sopracitate sono sono solo popolari slogan alla “Legalize it!”, ma vere e proprie filosofie economiche liberali, secondo cui un fenomeno sdoganato e di fatto già permesso non si può frenare con il proibizionismo, ma solo regolamentare e integrare nella legalità.

Con queste idee il ministro Fedeli ha commissionato a degli esperti del Ministero dell’Istruzione la scrittura di linee guida e regole perché gli ormai diffusissimi ed inarrestabili smartphone usati in classe siano finalmente sfruttati a vantaggio della didattica, che è la prima a dover essere tutelata dai provvedimenti del MIUR. Così la squadra di lavoro avrà 45 giorni per abbandonare la circolare Fioroni del 2007, precedente agli smartphones e quindi anacronistica, che vieta ancora oggi l’utilizzo di qualsiasi cellulare in aula o a scuola.

#FacceCaso.

Di Alessandro Luna

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