Tempo di lettura: 2 Minuti

Il test antidroga del capello viene rinnovato

Dall'Università pisana nasce il nuovo strumento che molto probabilmente andrà a sostituire il test eseguito finora. Semplice ed economico. Il famoso t

L’UniCal leader nella diffusione di tecnologie in società
Socialhousenet, non solo un workshop itinerante ma un’esperienza di vita!
Le opportunità di Accademia Moda Maiani per fare strada nel mondo della moda!

Dall’Università pisana nasce il nuovo strumento che molto probabilmente andrà a sostituire il test eseguito finora. Semplice ed economico.

Il famoso test del capello subisce un’innovazione importante: è stato infatti brevettato all’Università pisana un nuovo metodo, molto più semplice e soprattutto più economico di quello precedente, per venire a conoscenza dell’utilizzo di eventuali droghe. Queste sostanze stupefacenti sono sempre più utilizzate e richieste, anche dai giovani, e rimangono uno dei nodi più spinosi da risolvere. Tramite il test si può risalire a diverse sostanze, quali marijuana, cocaina, morfina, eroina, codeina, amfetamine e MDMA (meglio nota come ecstasy), ma non nel periodo in cui la si ha assunta. Ma il procedimento richiede ovviamente la richiesta del medico e pratiche da sbrigare ce portano via tempo.

Con il “metodo e dispositivo per analisi di droghe d’abuso su materiale cheratinico”, cioè il nome ufficiale che è stato assegnato al nuovo dispositivo, anche i meno esperti e pratici del mestiere possono utilizzarlo senza avere difficoltà. Per chi non ha competenze infatti non sarà difficile interpretare i risultati, che hanno un’attendibilità assoluta, e può essere adoperato anche sul posto. Il suo uso è consigliabile anche a livello domestico in quanto, oltre alla semplicità già ripetuta più volte, risulta avere una totale atossicità del materiale utilizzato. Questo nuovo kit è frutto del lavoro di una squadra formata da Mario Giusiani, professore di Tossicologia Forense dell’Ateneo pisano, Fabio Stefanelli, assegnista di ricerca del Dipartimento di Patologia chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica ed infine da Silvio Chericoni, Dirigente presso la Sezione Dipartimentale di Tossicologia Forense dell’Azienda Ospedaliero Universitario Pisana.

È un passo sicuramente molto importante per provare a risolvere un problema reale come quello della droga e, come spiega Giusiani, “può aiutare in quanto i controlli verranno effettuati in maniera più elevata”. Ovviamente non si sono fatte attendere le richieste per l’acquisizione di tale strumento e gli inventori sono stati immediatamente messi in contatto con una grande azienda ma non escludono trattative anche con altre in modo tale che possa essere diffuso in tutti i territori. Speriamo al più presto, aggiungerei.

Di Lorenzo Santucci

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0