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Giffoni, Festival della solidarietà

Giffoni, Festival della solidarietà

Vi avevamo già parlato del Giffoni Film Festival come evento che mette in comunicazione la gioventù dei tanti paesi di tutto il mondo. Ora più che mai

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Vi avevamo già parlato del Giffoni Film Festival come evento che mette in comunicazione la gioventù dei tanti paesi di tutto il mondo. Ora più che mai diviene un simbolo di solidarietà per le vittime della strage di Nizza.

Di Silvia Carletti

I ragazzi del Giffoni Film Festival salutano così le giovani vittime della strage di Nizza avvenuta la notte del 14 Luglio: un simbolico mazzo di fiori col tricolore francese ad ogni rappresentante della giuria proveniente dalla Francia. Quella di quest’anno è un’edizione speciale, un momento di riflessione e vicinanza tra popoli che di fronte agli orrori del terrorismo hanno sempre più bisogno di trovare solidarietà e conforto gli uni negli altri.

Il pensiero del governatore della Campania Vincenzo De Luca va alla Francia, a Nizza, alle tante vittime del terrorismo in tutto il mondo: “Puntano a creare odio e divisione tra noi, a costruire barriere. Noi affermiamo ancora una volta la linea della solidarietà”. De Luca vede il Giffoni come un simbolo di pace e di crescita tra i 100 Paesi che vi partecipano.

Mai come adesso i giovani hanno bisogno di stare vicini, di credere che qualcosa migliorerà. I giurati francesi hanno espresso pubblicamente paura, commozione e dolore per ciò che è avvenuto ai loro connazionali: a parlare è stata una ragazza giovanissima, Camille Royant, che ha confessato di essere “totalmente sconvolta e profondamente addolorata”. Sentimenti autentici quelli che adesso accomunano i protagonisti del Festival, tra preoccupazione e speranza, tra paura e tenacia: “Il Giffoni è l’evento che accomuna popoli, un’occasione di crescita umana e culturale. Il Giffoni è la risposta più forte al terrorismo e a questa violenza rispondiamo con la cultura dell’accoglienza, della creatività e della solidarietà”.

Mai un festival cinematografico, un incontro mondiale tra giovani, attori e registi, è stato tanto importante come in questo momento delicato per l’intera umanità. Anche il nostro pensiero è rivolto alle vittime di quella notte fatale, a quei dieci bambini e ragazzi che troppo presto hanno conosciuto la morte. #FacceCaso.

Di Silvia Carletti

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