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Il volontariato entra a gamba tesa nelle scuole


Il volontariato entra a gamba tesa nelle scuole


“È segno che il tema volontariato è caro ai ragazzi e ai loro docenti”. Questa si che è una bella storia. #FacceCaso. Il sottosegretario al Welfare L

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“È segno che il tema volontariato è caro ai ragazzi e ai loro docenti”. Questa si che è una bella storia. #FacceCaso.

Il sottosegretario al Welfare Luigi Bobba e il suo corrispettivo all’Istruzione Gabriele Toccafondi, annunciano ufficialmente che il volontariato entrerà a far parte del percorso formativo degli studenti italiani.

Il bando dal titolo “Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata: educazione al volontariato sociale e alla legalità corresponsabile” presentato nella primavera di quest’anno, ha raccolto circa 600 candidature. Per mancanza di fondi però, soltano 20 istituti scolastici avranno la possibilità di avviare i vari progetti.

“È segno che il tema volontariato è caro e ragazzi e ai loro docenti. Non a caso i dati Istat dello scorso anno ci dimostrano che oltre il 15% degli studenti delle scuole superiori fa periodicamente azioni di volontariato. A noi interessa aprire la scuola alla realtà che la circonda perché occorre far fare esperienza reale ai ragazzi e il tema del volontariato è un’esperienza di crescita che servirà per il resto della vita” ha sottolineato Toccafondi.

I temi che verranno affrontati dei diversi istituti scolastici sono davvero tanti: “Quelli maggiormente richiesti riguardano il contrasto alle dipendenze, dalle droghe, dall’alcol, fino alla ludopatia – ha aggiunto Toccafondi -, ma anche il contrasto al bullismo e cyberbullismo e infine il tema della legalità. Queste le richieste dei ragazzi, segno che conoscono bene il momento non semplice che stanno vivendo”. #FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani

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