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Fake News: pochi laureati in Italia?

Fake News: pochi laureati in Italia?

Alcuni dati per smentire il fatto che in Italia ci sono pochi laureati, parla l’OCSE. In Italia ci sono troppi o troppo pochi laureati? Sicuramente l

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Alcuni dati per smentire il fatto che in Italia ci sono pochi laureati, parla l’OCSE.

In Italia ci sono troppi o troppo pochi laureati? Sicuramente la vostra risposta sarà troppo pochi, perché lo sentite dire ogni giorno da qualche anno a questa parte. Beh in realtà non è così, diciamo che il fatto che ci sia un numero di laureati troppo basso è una fake news. Quindi diciamo anche che il problema delle notizie manipolate non è solo recente, ma c’è sempre stato.

Non è vero che in Italia ci sono troppo pochi laureati. O meglio, ce ne sono troppi nelle materie umanistiche ma molto pochi in quelle scientifiche. Qui interviene un altro problema, quello del numero chiuso (ve ne avevamo parlato qui) per cui sarebbe utile limitare l’accesso alle facoltà umanistiche facendo un test. Una prova che sarebbe davvero semplice da passare per coloro che davvero vogliono dedicare la propria vita alle lettere o alle scienze politiche per esempio.  Mentre i ragazzi che hanno una vocazione scientifica potrebbero allenarsi molto di più per superare i loro test. Così la situazione sarebbe diversa, o no?

L’Italia si è appena posizionata in fondo alla classifica OCSE (qui se volete consultarla) per quanto riguarda il numero di laureati, sono solo 18 su 100 persone. Peggio di noi fa solo il Messico. Di questi 18, il 30% sceglie facoltà umanistiche mentre il 25% quelle scientifiche. #Malemale
Ma che ci si aspetta, quando il test di medicina è difficile da passare anche alla quarta volta che lo fai, anche dopo corsi e lauree alternative.

Le ragazze sono ancora più penalizzate, perché si laureano in ambiti in cui è più difficile trovare lavoro. Quindi se siete amanti delle materie scientifiche non tiratevi indietro davanti alle difficoltà ma affrontatele, perché il mondo sta andando avanti ad una velocità impressionante. Tecnologia e progresso portano alla necessità di nuove competenze, e questo dobbiamo ricordarlo. Voi direte: magari dobbiamo cambiare il metodo d’insegnamento delle materie scientifiche nelle scuole? Può essere, ma questa è un’altra storia.

#FacceCaso

Di Benedetta Erasmo

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