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Scuola inclusiva, ecco il progetto in Calabria

Scuola inclusiva, ecco il progetto in Calabria

Il professor Spadafora dell'Università della Calabria promuove un progetto internazionale per creare un nuovo modello di scuola inclusiva. Arriva dal

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Il professor Spadafora dell’Università della Calabria promuove un progetto internazionale per creare un nuovo modello di scuola inclusiva.

Arriva dalla Calabria l’idea per un ambizioso progetto culturale e politico. Obiettivo: definire un modello di scuola inclusiva, basata su talento e merito.

L’iniziativa è stata promossa da Giuseppe Spadafora, professore ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale dell’Università della Calabria. Con una serie di incontri tra una rete internazionale di studiosi del campo si vuole arrivare alla strutturazione di principi guida per una scuola che permetta a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità e definire il proprio progetto di vita.

(leggi un’altra bella news sul mondo dell’istruzione in Calabria)

Un disegno lungimirante e di ampio respiro. Come ha dichiarato lo stesso professor Spadafora: “potrebbe costituire un futuro modello universale di scuola. Bisogna permettere ad ogni studente, anche in contesti di sottosviluppo economico-sociale, di sviluppare le proprie ‘potenzialità inespresse’, uno specifico progetto di vita e, nello stesso tempo, favorire il talento e il merito“.

L’evoluzione dei modelli educativi e il conseguente adattamento ai mutamenti sociali è un tema centrale nella ricerca pedagogica attuale. La scuola inclusiva, in molti documenti, è definita “la scuola di tutti e di ciascuno” ed è una delle ipotesi teoriche che molti studiosi stanno affrontando. Questo progetto va nella direzione della messa in pratica di tale idea. Per questo motivo è necessario elaborare linee guida concrete per passare ad una sperimentazione.

Siamo partiti-ha raccontato ancora il prof. Spadafora- dalla teoria pedagogica di John Dewey creatore del modello democratico-inclusivo e autore, su questo tema, tra i più studiati al mondo“.

Un modello di ampio respiro, valido anche per l’università

I promotori del progetto sostengono che lo stesso modello, peraltro, sia anche applicabile all’istruzione universitaria. Può diventare fondamentale per la formazione di un cittadino sapersi orientare nella scelta della futura professione in una società contemporanea sempre più globale, digitalizzata e economica interconnessa. Stando a quanto emerso dal primo incontro, andato in scena proprio presso l’UniCal, “un simile modello non può che migliorare la qualità del sistema di istruzione e formazione. Può, quindi, favorire lo sviluppo economico e la coesione sociale e aiutare il sistema di controllo sociale a limitare le ingerenze delle organizzazioni criminali nel tessuto produttivo e sociale”.

In calendario sono previsti diversi altri incontri. Tutti saranno aperti anche a studiosi da paesi meno sviluppati economicamente. L’ottica è quella di definire un progetto culturale di più ampio respiro possibile, prendendo in considerazione le più diverse criticità. Al termine si punta ad offrire all’attenzione dei decisori politici nazionali e internazionali una serie di elementi base su cui impostare possibili riforme scolastiche per la società del futuro.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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