Giurisprudenza è tra le facoltà più gettonate tra le future matricole. FacceCaso presenta 5 semplici motivi per capire se è la facoltà giusta.
Giurisprudenza è tra le facoltà più gettonate tra le future matricole. FacceCaso presenta 5 semplici motivi per capire se è la facoltà giusta.
Quando si tratta di scegliere la strada da intraprendere negli studi è necessario avere le idee chiare. È utile capire cosa può offrire la facoltà e l’università e soprattutto quali possono essere gli sbocchi professionali nel mercato del lavoro. Per fare chiarezza, ecco 5 motivi per cui scegliere Giurisprudenza.
#1 Le Materie
Innanzitutto, è utile capire cosa si studia.
Il corso di laurea è articolato su 5 anni e le materie affrontate, con prevalenza, sono Scienze Giuridiche, Scienze Economiche e Scienze Politiche e Sociali.
Queste ovviamente sono le materie fondamentali del corso, poi ogni Ateneo adotta piani di studio differenti, che sarebbe consigliabile consultare.
Oltre alle Materie, è probabile lo svolgimento di attività a livello pratico con tirocini formativi curriculari ed anche la possibilità di fare esperienza di studio all’estero.
#2 Sbocchi professionali
Gli sbocchi professionali indicati per questo corso di laurea sono differenti.
Tra i tanti, ci sono: l’avvocato, il notaio, il magistrato, il consulente del lavoro, il diplomatico e il funzionario della Pubblica amministrazione.
I dati AlmaLaurea attualmente riportano che:
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- il 55,9% dei laureati lavora nelle Consulenze legali;
- l’8,3% lavora nel settore del Credito e assicurazioni;
- il 7,5% lavora nella Pubblica amministrazione.
#3 Il livello occupazionale
La scelta di una facoltà è ovviamente orientata alla ricerca di un lavoro futuro.
Secondo i dati riportati da AlmaLaurea, è occupato il 75,2% dei laureati magistrali a ciclo unico in Giurisprudenza.
#4 Le retribuzioni
Chiaramente, l’obiettivo non è solo quello si assicurarsi un lavoro che piaccia, ma che abbia anche un’ottima retribuzione.
Sempre secondo quanto riportato da AlmaLaurea, la media delle retribuzioni dei laureati in Giurisprudenza è pari a 1.250 euro netti al mese.
Le retribuzioni chiaramente variano a seconda del tipo di contratto lavorativo. Attualmente, il 51,6% dei laureati svolge un’attività di lavoro autonomo ed il 24,9% ha un contratto a tempo indeterminato.
#5 I laureati sono soddisfatti del corso di studi scelto?
I dati AlmaLaurea riportano che il 75,6% dei laureati ritiene questa laurea efficace nel proprio ambito lavorativo.
Inoltre, su una scala da 1 a 10, la soddisfazione complessiva è pari a 7,3.
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