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Azzolina, la ministra con il piano definitivo: a settembre tutti in classe

Azzolina, la ministra con il piano definitivo: a settembre tutti in classe

La ministra dell'istruzione Lucia Azzolina ha illustrato ieri sera in video conferenza il piano per il rientro in classe a settembre degli studenti.

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La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha illustrato ieri sera in video conferenza il piano per il rientro in classe a settembre degli studenti.

Dopo ben sei mesi lontani dai banchi, a settembre gli studenti italiani potranno tornare in classe. Ieri sera la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha illustrato le linee guida che dovranno essere seguite per il nuovo anno scolastico. Ci sono volute circa due ore di videoconferenza, ma alla fine si è fatto luce, almeno in parte, su una questione che iniziava a preoccupare non poco i dirigenti scolastici.

Abbiamo preso in considerazione due opzioni. 

La titolare di viale Trastevere ha illustrato nel dettaglio tecnico due possibili scenari, che dipendono sostanzialmente dall’andamento della curva dei contagi durante l’estate. Lasciando perdere il burocratese, la notizia importante per gli alunni è che in entrambe le ipotesi studiate, non sono previsti doppi turni o rotazioni degli studenti. Tutti in aula insieme dunque. O, al limite, in strutture di ampliamento temporanee esterne e una rimodulazione degli orari, con lezioni da 40 minuti.

Se sarà necessario si installeranno pannelli in plexiglass per compartimentare i banchi. Qualora non bastasse, abbiamo pensato a tensostrutture e opere di edilizia leggera nelle aree esterne degli istituti scolastici. Non penso siano possibili doppi turni, sdoppiamenti delle classi. Guardo piuttosto a una rimodulazione dell’unità oraria.

Riguardo l’uso dei dispositivi individuali di protezione, la stessa Ministra ha aggiunto che oltre alle mascherine sarà possibile usare le visiere protettive. Niente da fare invece sul fronte dei finanziamenti. Altri fondi, oltre quelli già stanziati dall’Unione Europea, non sono previsti. Sul punto ha parlato il premier Giuseppe Conte

Con i molti soldi che arriveranno dall’Europa dovremo fare un forte investimento su scuola, università e ricerca.

Lo stesso capo del Governo ha poi ribadito che tutti gli sforzi dell’esecutivo sono andati nella direzione di assicurare il rientro di tutti i ragazzi a scuola in piena sicurezza. La didattica a distanza rimarrà un elemento residuale nel futuro della scuola italiana.

L’obiettivo è quello di tornare a scuola tutti insieme, in piena sicurezza. Dobbiamo rientrare in presenza, guardarci negli occhi. Sulla scuola tutti noi giochiamo una partita importante, parliamo del percorso formativo dei nostri ragazzi. L’emergenza ci ha preso all’improvviso, non è stato possibile organizzare diversamente la resilienza: abbiamo dovuto chiudere gli edifici scolastici. Sulle risorse abbiamo realizzato diverse cose, ma dobbiamo sempre tener conto del cerbero che si chiama ragioniere dello Stato.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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